m°. Giancarlo Frulio

 Scultore DESIGNER Orafo pittore

La differenza tra gli artisti e me è che io vivo per l'arte

 

Dipinti / paintingS

GIOCO LUGUBRE ovvero: Non era meglio che la sua vita terminava nel periodo in cui egli utilizzava il ciuccio? 

 

Nel mio dipinto, voglio indurre il fruitore allo shock visivo, per una più profonda meditazione.
L’abbinamento tra l’immagine predominante del ciuccio, che rappresenta la dolcezza del periodo dell’innocenza degli esseri umani, ed il despota, ritratto alle spalle del ciuccio, cioè Adolf Hitler. 
Ha un proprio messaggio: sicuramente, quando egli era un neonato, agli occhi delle persone a lui più vicine, doveva apparire come un angelo. Ma il proseguimento della sua vita ha dimostrato come egli sia stato un evento catastrofico per il genere umano. 
Quindi, il suo futuro fu un gioco lugubre e mortale per l’intero genere umano e per
milioni di innocenti che persero la loro vita, soltanto perchè appartenenti ad credo religioso o un etnia diversa dalla sua. Quindi, qualunque siano le parole dette dagli uomini, sono le loro azioni che determinano le ricadute positive o negative per i loro simili. Allora io vi pongo un quesito che è un gioco lugubre: non era meglio che la vita di Hitler fosse terminata quando egli era nel periodo che utilizzava il ciuccio? 
In conclusione, il futuro energetico dell’umanità, deve assolutamente rispettare le prerogative del nostro ambiente, per salvaguardare il nostro pianeta per le future generazioni. Ma tutto ciò,
cioè il futuro dell’intero genere umano, è un gioco lugubre, in quanto, legato alle scelte di chi detiene realmente le redini ed il potere dell’intero pianeta. 

 Energia! or: premonitory dream, caused by paranoiac diurnal nightmares,

with consequent, of the banking self-destruction 

In questo  mio dipinto, intendo raffigurare l’energia intrinseca dell’uomo, è il singolo uomo che gestendo il proprio libero arbitrio è in grado di decidere se l’energia cui dispone, sarà positiva per i suoi simili, o utilizzata in maniera distorta, per il raggiungimento esclusivo del suo piacere, quindi, non positiva per l’intero sistema mondo. L’uomo che cercando di uscire dal vortice dell’oblio, della sventura, ricorre a tutta la sua energia vitale per reagire, la mano tesa verso l’esterno, è sinonimo della sua energia, ma è un riferimento al dare e ricevere. L’uomo e la donna, sono l’amore. Il cavallo centrale è la rappresentazione dei valori che l’uomo si pone di adempiere, è per me, la rappresentazione per antonomasia dell’energia, della forza, è portatore semantico della spinta energetica. La terra, è rappresentata nei due emisferi, l’Europa e l’America, dove madre terra assume il suo volto inglobando il pianeta e le due rette parallele le quali rappresentano l’infinito, il percorso da adempiere, senza poter conoscere gli eventi futuri. Il soggetto centrale, simboleggia i grandi uomini che con la loro vita ci hanno lasciato un’inesauribile fonte di energia. Iconograficamente è palese il riferimento a Gesù Cristo, per coloro che credo o non credono, è ritenuto il più importante innovatore e portatore di energia positiva, l’immagine non è legata all’iconografia classica del Cristo, perché mio intento è rappresentare tutti gli esseri umani, che con la loro vita, il loro pensiero e le loro azioni, sono per gli esseri umani, conduttori di energia vitale positiva. Il fulcro centrale del quadro è l’occhio di Dio, la maggioranza degli esseri umani, crede nella maggiore fonte di energia del pianeta, colui il quale ci ha donato con la sua energia, tutte le energie conosciute ed utilizzate dall’uomo. Il demone rosso, rappresenta l’energia utilizzata in modo distorto, il male. Questa mia opera, nasce da un mia personale esperienza di vita, in cui, mi sono dovuto appellare a tutto ciò che poteva infondere in me energia, per il superamento di ostacoli. L’intento principale, quando ho lavorato a questo quadro, è che i fruitori potessero attingere da esso la mia energia ed essere spronati ad andare avanti, oltre, e superare tutti gli ostacoli, che inevitabilmente la vita ci pone sul nostro cammino.